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Agnone, la città molisana famosa per le campane

Agnone, città delle campane-min

Se sei alla ricerca di arte e storia mentre stai facendo un tour nella regione Molise, allora non perderti la città di Agnone nell’alto Molise. Tanto che la città è soprannominata “Atene del Sannio” o “Atene dei Sanniti”.

Nella porzione settentrionale del Molise, Agnone è una piacevole sorpresa. Questo paese di 5.400 abitanti, famoso per la sua storica fabbrica di campane, una delle poche autorizzate ad esporre lo stemma papale, ha saputo negli ultimi anni sviluppare una serie di attività per attirare il turismo nella zona. Tra le principali attrazioni, sono stati aperti agriturismi, l’equitazione è un’attività estremamente diffusa, eventi speciali – tra cui fiaccolata natalizia, la cosiddetta “N’docciata” alla vigilia di Natale e la Fiera delle Arti e dei Mestieri Antichi in agosto – senza dimenticare i tour incentrati sull’archeologia.

Ci sono molti eventi culturali durante l’anno, poi se capiti ad Agnone il 25 marzo non puoi perderti la Fiera della SS. Annunziata.

Ogni sabato dalle 07:00 alle 14:00 si tiene il mercato settimanale in Piazza del Popolo, via Salvo D’Acquisto, via Don Bosco e Largo Sabelli.

La storia di Agnone

Situata su uno sperone roccioso nella zona montuosa dell’Alto Molise, Agnone ha una lunga storia; si pensa che si sia sviluppata sulle rovine dell’antica città sannitica di Aquilonia, che fu rasa al suolo dai Romani quando conquistarono il Sannio. I Sanniti parlavano l’osco ed è ad Agnone che è stato trovato il più importante documento antico della regione: la “Tavola Oscana”, o “Tabula Osca”, un’iscrizione in bronzo del III secolo a.C. scritta in alfabeto osco e ora conservata al British Museum.

I resti del passato di Agnone sono ovunque, a cominciare dall’architettura in stile medievale del paese, visibile nelle 19 chiese, tra cui la Chiesa di San Marco del XII secolo, impreziosita da un portale rinascimentale, e la Chiesa di San Francesco del XIV secolo, con un portale gotico sormontato da un elegante rosone.

Nell’XI secolo, il culto di San Marco fu introdotto ad Agnone e furono portati artisti da Venezia per decorare le case dei residenti locali con sculture del leone di San Marco, visibili ancora oggi.

La storia di Agnone è legata alla lavorazione dei metalli

Oro, rame, ferro e bronzo. Il bronzo è sinonimo di campane. I Marinelli sono rimasti gli unici a tramandare di padre in figlio questa antica e nobile arte di fondere il bronzo per fare le campane. L’origine della lavorazione del bronzo è molto antica e incerta, e una delle campane del Museo Marinelli risale all’anno 1000.

Alcune fonti autorevoli attestano che l’origine della fonderia di Agnone risale al XV secolo, quando l’industria della fusione ebbe inizio nella bergamasca e a Roma, e che fu il fonditore Giuseppe Campato a introdurre quest’arte nella città di Agnone.

Altre antiche famiglie di fonditori che si spostarono nel tempo e poi scomparvero furono: i Desiata, i Cacciavillani, i Saia e i Camperchioli. Visitare il museo della Pontificia Fonderia Marinelli ti introdurrà nel mondo delle campane “la voce degli angeli” e di tante campane in tutto il mondo, tra storia e curiosità. Un viaggio fatto di immagini, campane di ogni epoca e oggetti legati al mondo della fusione, fino ad arrivare ad un concerto di campane suonate nel grande laboratorio dove si trovano i forni, con i legni accatastati, i buchi nel pavimento per lo stampaggio delle grandi campane, le campane in costruzione… qui si vive una sensazione unica che solo un luogo incantato come questo può trasmettere. Assolutamente da non perdere!

La fonderia Marinelli

La maggiore attrazione di Agnone rimane la Pontificia Fonderia Marinelli, una fonderia di campane fondata nel 1040, considerata la più antica impresa familiare italiana e tra le più antiche imprese familiari del mondo, ancora gestita dalla famiglia Marinelli che la rilevò nel 1339.

La fonderia Marinelli ha prodotto campane di bronzo per le chiese di tutta Italia e del mondo, anche per la ricostruita Abbazia di Montecassino dopo la seconda guerra mondiale. I fonditori Marinelli hanno fatto risalire l’arte di fondere il metallo per le campane al 1339, anno in cui Nicodemo Marinelli “Campanarus Anglonensis” firmò un bronzo di circa 50 kg.

Il riutilizzo di materiale per campane analoghe è un procedimento ancora oggi usato dai fonditori per realizzare campane per motivi devozionali o anche economici.

La fabbrica comprende il Museo delle campane Marinelli, dove sono esposte campane con oltre 1000 anni di storia e altre più recenti. I visitatori possono vedere gli artigiani al lavoro mentre costruiscono le campane usando ancora la stessa tecnica impiegata 1000 anni fa. L’intero processo produttivo basato sulla lavorazione manuale è rimasto pressoché lo stesso. Tra i visitatori più illustri del museo c’è stato Papa Giovanni Paolo II nel 1995. Molte delle campane realizzate dalla fonderia si trovano infatti in Vaticano. La Chiesa cattolica romana è quella che commissiona la gran parte degli ordini che pervengono all’azienda.

L’azienda ha realizzato anche una copia in bronzo dell’antica Tavola Oscana, una lastra in bronzo del III secolo a.c. rinvenuta oltre un secolo fa a Capracotta. L’originale può essere ammirato al British Museum di Londra.

Fra le curiosità: l’ultima campana ad essere appesa nel campanile della Torre di Pisa è stata creata da Marinelli. Questa fu realizzata per sostituire una campana del XVII secolo, del peso di 600 kg, danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Se ci sono le campane ci sono anche le chiese

Non sorprende che Agnone sia ricca di piccole botteghe artigiane, bei palazzi nobiliari ma, soprattutto, chiese prestigiose!

È logico che una città nota per le sue campane debba avere anche diverse chiese. Infatti, il centro di Agnone è letteralmente un tripudio di chiese, molte risalenti alla metà del XV° secolo o anche antecedenti. Tra le più importanti c’è Sant’Emidio del 1443, l’unica per la sua austera facciata in stile toscano e l’interno asimmetrico a doppia navata.

La chiesa di Sant’Antonio è del 1128, ed è anche la tappa finale della famosa ‘Ndocciata, la celebre fiaccolata della vigilia di Natale. La chiesa di Sant’Antonio ha un prezioso portale romanico e un campanile del ‘600.

Durante la Settimana Santa, a partire dal Venerdì Santo, la tranquilla Agnone si animava con la sua processione del Cristo Morto. Questo appuntamento annuale è guidato dalla Congregazione dei Morti, un gruppo di persone incappucciate di nero che partono dalla chiesa di Santa Croce edificata nel 1446. La chiesa di San Marco Evangelista è caratterizzata da un grande portale rinascimentale adornato da un leone in rame. Al suo interno ci sono il dipinto della Sacra Famiglia, bellissimi altari e un ostensorio in rame dorato e smalto.

Il folklore di Agnone

Tutti gli anni, il 24 dicembre, centinaia di persone provenienti dalle varie contrade della città e vestite con abiti tradizionali, percorrono le vie principali portando le ndocce accese e dando vita ad un gigantesco, spettacolare e suggestivo fiume di fuoco. Sicuramente nel mondo è il più importante appuntamento natalizio legato al fuoco e accompagnato dal suono delle campane e delle zampogne. Si tratta di un antico rito pagano nato intorno all’anno Mille e trasformatosi poi in una festa cristiana. In questa celebrazione si rende onore a Gesù che nasce e che salverà il mondo con la sua Luce.

C’è un detto che afferma che il Molise non esiste. Forse perché esiste una parte d’Italia che non è più riconoscibile a tanti. Si tratta dell’Italia dei paesaggi rurali e dei riti tradizionali praticamente del tutto sconosciuti al turismo. A più di due ore di macchina e di treno da Roma, il Molise è difficile da raggiungere. Basti considerare che un treno veloce ti porta da Roma a Firenze in circa un’ora! E così capita che Agnone, nonostante i suoi sforzi per attirare i turisti, rimanga nascosta a tutti tranne che a coloro che la cercano.

Se vuoi andare alla scoperta di Agnone, della sua storia e del suo folklore, rivolgiti alla nostra Agenzia. Fai un’escursione per scoprire la “città delle campane” e la bellezza di uno dei borghi più ricchi di storia d’Italia. Puoi richiedere informazioni compilando il form contatti oppure chiamando allo 082448203o 

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